Illustrazione di La Patisss'rie au Japon / 日本のパティスリ
Tsukimi お月見
Secondo la tradizione giapponese la quindicesima notte dell’ottavo mese del calendario lunare (jūgoya 十五夜), che quest’anno è caduta proprio il 10 settembre, alzando lo sguardo al cielo è possibile ammirare un suggestivo plenilunio, la cosiddetta “luna del raccolto” che precede l’equinozio autunnale e segna la notte più luminosa dell’anno.
Anche nota come tsukimi 月見 (lett. “osservare la luna”), l’usanza giapponese di contemplare questa splendida luna piena trae le sue origini dalla festività cinese di Metà autunno 中秋節 (o Mooncake Festival) iniziando a diffondersi nell’arcipelago a partire dal periodo Heian come celebrazione di corte, in occasione della quale venivano organizzati festeggiamenti collettivi con banchetti, performance musicali e recitazione di poesie al chiaro di luna.
Con il passare dei secoli l’usanza si diffuse anche tra le classi popolari, divenendo in epoca Edo un modo per celebrare la bellezza della natura e ringraziarla per il raccolto.
Ancora oggi tsukimi è una celebrazione molto sentita in Giappone. Per l’occasione vengono preparate decorazioni di erba susuki e cucinate pietanze tradizionali come tsukimi dango 月見団子, tsukimi soba o udon serviti con alghe e uovo crudo che richiama la sfericità della luna, e una serie di altri cibi stagionali quali taro, castagne, zucca e cachi.
Per questa magica notte che ci accompagna verso l’autunno vi proponiamo tre trittici di xilografie policrome realizzati dal celebre artista ukiyoe Yōshū Chikanobu 楊洲周延 (1838–1912), che immortalano e ci trasmettono l’atmosfera contemplativa di tsukimi nel corso dei secoli.
Il 4 ottobre, è il nono giorno del nono mese del calendario lunare. In questa data in passato si festeggiava in Giappone la festa di Kiku no Sekku 菊の節句, la Festa dei Crisantemi. A seguito del passaggio al calendario gregoriano e all'abbandono del calendario lunare, a partire dal 1873, la festa è stata spostata al 9 di settembre, per riprendere la simbologia del doppio 9.
Il Kiku no Sekku giapponese infatti trova le sue origini nella festa cinese 重阳节 Chóngyángjié , ossia, la Festa del Doppio Yang o Festa del Doppio Nove.
Vediamo innanzitutto perché è così tanto importante il doppio 9 in Cina. Secondo il Libro dei Mutamenti I Ching, il numero 9 coincide con lo Yang, energia positiva maschile. Quindi, il raddoppiamento del numero è simbolo di grande fortuna e buon auspicio.
Il simbolo di questa festa è il crisantemo, il fiore della longevità. Si narra, infatti, che bere il vino di crisantemo aiuti a difendere il corpo dalle malattie facendoci vivere più a lungo.
Anche la pianta del corniolo è importante poiché, secondo la leggenda, il suo profumo intenso scaccia le disgrazie e la mala sorte.
Come si festeggia la festa del doppio nove?
Le attività più praticate sono:
- camminare in montagna/collina con la propria famiglia, poiché salire verso l’alto significa volersi migliorare ogni giorno
- visitare giardini botanici e parchi per ammirare i crisantemi che fioriscono in questo periodo
- praticare il tai chi o il qigong nelle piazze (specialmente i più anziani, protagonisti di questa giornata, che dal 1989 è anche la Festa degli anziani)
- bere il vino di crisantemo e indossare rametti o sacchetti con il corniolo
- visitare le tombe dei propri cari defunti per ricordare e omaggiare gli antenati
- preparare e gustare insieme alla propria famiglia il “dolce fiorito” o “torta del doppio nove” (重阳糕): una torta cotta a vapore e a base di riso glutinoso e castagne, frutta secca e giuggiole.
Il crisantemo, come abbiamo visto, assume un ruolo centrale in questa giornata e possiede un potere insito curativo molto forte.
La sua valenza simbolica è così profonda a tal punto da ritrovarlo spesso rappresentato artisticamente nella decorazione degli oggetti cinesi e giapponesi.
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