mercoledì 3 giugno 2009

Monet et le japonisme


Tutti discutono la mia arte e affermano di comprenderla, come se fosse necessario comprendere, quando invece basterebbe amare.
ATTENZIONE: QUESTO ARTICOLETTO CONTIENE SPOILER!!

NON LEGGETELO
SE VOLETE ANDARE ALLA MOSTRA E
NON ROVINARVI NESSUNA SORPRESA
Oggi sono anda a vedere la mostra di Monet e le ninfee a Palazzo Reale in quel di Milano. Volevo vedere anche la mostra sui Samurai sperando in una proroga ma purtroppo la stavano già smontando. Sigh! :-( Tutte queste belle iniziative filo nipponiche sono dovute a ciò.
Un po' perchè, nonostante io abbia sempre amato Monet, ritenevo questa mostra un po' diversa dalle altre -quindi non le stesse opere trite e ritrite degli impressionisti che si sanno ormai a memoria, un po' perchè questo è l'argomento della "tesina" della mia maturità (ormai 6 anni orsono) e se non si era ANCORA notato -___- sono anche UN PO' Giappo-maniaca.
L'esposizione ha un percorso davvero affascinante. Ne è valsa davvero la pena.
Infatti non mi ha deluso (se non per il costo esorbitante e il rapporto lunghezza mostra-costo..ma va beh!), anzi, mi ha entusiasmato.
I quadri hanno una buona illuminazione (su fondo bianco) e inoltre sono frammentati da xilografie giapponesi (prevalentemente di Hokusai e Hiroshige) e da foto giapponesi antiche colorate a mano.
Inoltre come curiosità hanno inserito alcuni libri (nonchè copie consultabili del catalogo sti furbastri!), uno spezzone di un video girato nel giardino di Giverny mentre l'artista dipinge, la sua tavolozza originale, un bonsai di 130 anni risalente al giorno in cui Monet si trasferì a Giverny, e una proiezione olografica di ninfee fluttuanti.
Meraviglioso!
Alla fine ho fatto la "pazzia" e mi sono comprata il catalogo che però era scontato di 10 euri e quindi era li che mi chiamava e mi diceva comprami. Quantomeno ho investito il mio budget giornaliero di shopping in qualcosa di utile e che mi piace davvero.
Vedendo le varie opere di Monet mi è venuta la pazza voglia non solo di visitare il suo giardino (nonchè questi musei: Marmottan Monet, Orangerie e Guimet) a Giverny ma anche di averne uno simile tutto per me. Ho fatto un viaggio con la mente ed ero li in quel bellissimo giardino mentre lui cercava di fissare sulla tela la luce e il colore e di capire i misteri della natura.
Seguo la natura senza poterla afferrare; questo fiume scende, risale, un giorno verde, poi giallo, oggi pomeriggio asciutto e domani sarà un torrente.
Successivamente ho vagato per la calda Milano entrando e uscendo da vari negozi, evitando vucumprà che sbucavano da tutte le parti (mi spiace dirlo ma: che palle!), e principalmente facendo shopping visivo (mi sono appuntata dei bellissimi occhiali stile Audrey Hepburn stracciatissimi da H&M, una cosa tipo 5 euri). Però in realtà è meglio così perchè quando ti fai prendere dal vortice consumista è la fine.
Invece sono rimasta dentro due ore alle messaggerie Mondadori e ho girato tutti i piani in lungo e in largo mangiandomi con gli occhi dvd e libri vari. E mi sono appuntata questo libro in particolare:Ho letto il riassunto in seconda e mi ha incuriosito. Quindi se non sapete cosa regalarmi fateci un pensierino.
Infine dopo aver sostato un po' in Piazza Duomo a leggiucchiare (e fulminando con lo sguardo tutti i potenziali molestatori miei e della mia quiete) sono andata a trovare i miei ex-colleghi dell'Havanatur (stage fatto durante il corso post diploma). Mi fa sempre piacere rivederli e poi il bello che anche se passano gli anni siamo sempre in sintonia e ci vogliamo sempre bene.
Mi hanno portato a pranzare in questo magnifico posto e abbiamo poi improvvisato un mini picnic su di una panchina del parco sotto un albero al fresco chiaccherando degli ultimi anni trascorsi.
L'unica pecca questo ECOMOSTRO voluto dall'amato R.F. che deturpa ulteriormente il paesaggio cittadino come se non bastassero già il Pirellone e il resto (e anche il lungo, lo storto e il mattacchione che devono fare zona ex fiera).
Alla fine ho passato proprio una bella giornata ma il mio animo campagnolo e della valle ha prevalso. Milano ha un sacco di comodità, ma ribadisco che non ci abiterei neanche morta. Mi verrebbe un esaurimento nervoso fulminante.
Inoltre l'essermi alzata alle 6.30, l'aver bevuto poco e la calura dell'asfalto mi hanno fatto quasi stramazzare a terra. Quindi mi sono affrettata a tornare nella mia RIDENTE BRIANZA. ^___^
Per oggi è più che sufficiente. Mi è venuto un poema ma poco importa perchè mi andava di raccontare tutto nei particolari (da brava logorroica quale sono).
Se siete sopravvissuti: Arigatou! Altrimenti: Tièps peggio per voi!

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