Oggi 23 settembre è l'equinozio d'autunno, in Giappone detto Shubun no hi 秋分の日, e festeggiato con un meritato riposo. Si tratta infatti di una festa nazionale: le scuole sono chiuse e i lavoratori sono in ferie, molte famiglie fanno viaggi o tornano nei loro paesi natii per stare in famiglia, spesso approfittando del lungo weekend. Anche lunedì infatti sarà una festa nazionale, Keiro No Hi – Il Giorno degli Anziani.
L'equinozio di autunno è certamente un momento molto importante per il cambiamento della stagione, che ci ricorda la stagionalità della fine del raccolto e ci prepara all'arrivo del freddo.
Come nel caso di Tsukimi, l'autunno è particolarmente sentito nell'arte giapponese come momento suggestivo e contemplativo, lodato in poesia e ritratto in arte con una fitta e affascinante simbologia. Oltre alla osservazione della luna, la più bella dell'anno, sono tipiche dell'autunno l'osservazione dell'arrossarsi delle foglie di acero (Koyo), per cui dovremo aspettare i primi freddi, e la Festa dei Crisantemi - Kiku no sekku, che tradizionalmente cadrebbe il nono giorno del nono mese.
Oltre al crisantemo altri sette fiori simboleggiano nell'arte l'arrivo dell'autunno, e li possiamo vedere in questa bella stampa di Ogata Gekko, che ritrae due donne, una giovane e una anziana, in visita a un giardino per osservare le sette erbe autunnali.
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I sette fiori, o erbe, d'autunno sono detti Aki no Nanakusa 秋の七草, e comprendono:
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Anche per i celti l'equinozio d'autunno era molto importante: nel calendario celtico si chiama Mabon.
Mabon è una festività celtica che si celebra l'equinozio d'autunno, il 22 o 23 settembre nell'emisfero settentrionale. È una festa di ringraziamento per i frutti della terra e segna la fine della stagione del raccolto.
Le celebrazioni di Mabon includono spesso rituali di raccolta, danze, canti e falò. È anche un momento per riflettere sulla natura e sul passaggio delle stagioni.
In sintesi, Mabon è una festa di ringraziamento per la terra, un momento di celebrazione della natura e un indizio dell'arrivo dell'inverno.